Le avventure del cronista salentino Rosario Saru Santacroce piacciono a chi non può fare a meno di suspense e mistero ma anche a chi semplicemente ama le buone letture
martedì 5 settembre 2017
Notte in giallo, le emozioni di un successo
Alda Merini diceva che “ci sono notti che non accadono mai”, ma è
evidente che non è mai stata nel Salento e non ha avuto la fortuna di
assistere alla prima edizione della Notte in Giallo nel centro di
Racale. Non l’avrà più anche se è possibile immaginare che da lassù uno
sguardo benevolo l’abbia rivolto, magari dando la propria benedizione al
lavoro di coloro che hanno trasformato in un successo la manifestazione
del 31 agosto scorso. Avevo bisogno di tempo per far ripassare nella
mia mente le tante immagini che hanno colpito i miei sensi; le grandi
emozioni che hanno preso in ostaggio il cuore; la gioia per aver
collaborato con persone fantastiche che hanno dato un senso a quanto è
stato fatto. Probabilmente aveva ragione il folle genio di Vincent van
Gogh quando diceva “penso spesso che la notte è più viva e intensamente
colorata del giorno”. E noi di follia in questa manifestazione
coloratissima ne abbiamo messa davvero tanta. Penso alla esplosiva
fantasia e al concreto pragmatismo delle ragazze della Cooperativa InDisciplinati che hanno messo insieme tanti protagonisti dando colore, azione e anima al centro storico; penso alla vice sindaco Marianna Tasselli
che come Prometeo con la sua folgore un paio di mesi prima ha acceso in
noi il sacro fuoco avanzando l’idea di presentare il mio ultimo giallo.
Voleva far conoscere Il dio danzante
ambientato nel Salento e il suo protagonista Rosario Saru Santacroce,
verace, sincero e schietto protagonista salentino dei miei thriller e
non si può non sostenere che ce l’abbia fatta sostenuta anche dalla
saldezza solare di Gloria Manni; penso a Gilberto Nunziato,
bravo e promettente cantautore, che dalle nostre chiacchierate ha
trovato lo spunto per creare una canzone per Saru e per i giornalisti
facendo vibrare dapprima le corde della sua chitarra e con esse anche le
nostre emozioni; penso a Nicolas Errico, brillante e
seducente attore che ha saputo cogliere le sfumature del racconto
instillandole nella fantasia di chi lo ha ascoltato; penso alla abile
collega Valentina Murrieri che ha condotto la
presentazione con amabile sagacia; penso ai numerosissimi spettatori che
non sono voluti mancare e pertanto hanno avuto la fortuna di gustarsi
gli aneddoti, di assistere alle performance di Nicolas e Gilberto, di
godere delle idee accattivanti e magistralmente rappresentate di coloro
che hanno dato corpo con il proprio tempo e il proprio lavoro a una
serata che sarebbe davvero un peccato se non si perpetuasse.
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