giovedì 31 gennaio 2019

Un giornalista da castigare nel giallo Il dio danzante

Un giornalista da castigare nel giallo Il dio danzante
Un giornalista da castigare nel giallo Il dio danzante. Chi fa troppe domande non è ben visto da chi nasconde troppi segreti. E chi detiene il potere non può permettersi che qualcuno metta in dubbio la sua autorità. Per questo il cronista salentino Saru Santacroce è vittima di un sanguinoso attentato nel giallo Il dio danzante.

Sullo sfondo di questo giallo c’è il Salento, ma soprattutto la criminalità organizzata. Quella Sacra corona unita che per anni ha imperversato nella magica terra baciata dai due mari. Rosa Barba non è affatto la persona garbata e sottomessa che finge di essere. È in realtà una donna di polso e di mafia. Una persona enigmatica, lucida e spietata. Il suo ruolo le impone di non avere pietà. Neppure di un cronista che le pone domande scomode.

È disposta a sacrificare l’amore pur di detenere il potere che amministra con pugno di ferro. Chiunque sgarri non ha il diritto di vivere, neppure se è un congiunto. Suo marito è un pericoloso ergastolano evaso dall’ospedale Vito Fazzi di Lecce sparando all’impazzata. È l’unico che conosce dove sono nascosti 200 chilogrammi di lingotti d’oro, frutto di una sanguinosa rapina avvenuta qualche anno prima.

Pertanto le indagini per la sua cattura si intrecceranno con quelle per il recupero di quell’ingente bottino. E permetteranno di scoprire che per impossessarsi di quella ricchezza qualcuno è disposto a tutto. C'è un giornalista da castigare nel giallo Il dio danzante che fa riflettere su quanto sia difficile fare i conti con le proprie certezze e le proprie convinzioni.

Il detective Sonny D’Amato e Saru Santacroce nel Salento

Il detective Sonny D’Amato e Saru Santacroce nel Salento
Il detective Sonny D’Amato e Saru Santacroce nel Salento e in particolare a San Donato di Lecce. Venerdì 15 febbraio alle 18, nella sala consiliare del comune salentino, sarà presentato il thriller psicologico Vite Spezzate. Ambientato in una Londra sotto attacco terroristico, il giallo punta il dito contro il dramma degli abusi sui minori. 

Dialogheranno con l’autore Cesario Picca la cronista di LeccePrima, Valentina Murrieri, e lo specialista in psichiatria e in psicologia clinica Pietro Durante. Introdurrà i lavori la consigliera delegata alla cultura Maria Grazia Conte che ha reso possibile questo appuntamento insieme al vice sindaco Salvatore Tanieli.

Il detective Sonny D’Amato dà la caccia a un serial killer che ha già ucciso tre giovani studenti, tra cui due italiani. Figlio di un uomo partito dal Salento in cerca di fortuna, Sonny è un immigrato di seconda generazione. Con l’aiuto della bella e capace coroner July Pence, farà di tutto per scoprire chi ha posto fine alla vita di tre ragazzi.

Per risolvere il caso dovrà scavare nel passato terribile di qualcuno che da adolescente ha subito le sordide attenzioni di un adulto. E scoprirà così che i mostri del passato molto spesso tornano e annientano il presente. Basta un fattore di stress e la furia omicida si scatena inarrestabile. Accanto al detective di Scotland Yard, c’è anche il cronista salentino Rosario Saru Santacroce. A Londra per cambiare vita, viene nuovamente circuito da quel mestieraccio che lo perseguita e lo affascina. Così scende in campo per seguire il caso a caccia di notizie da raccontare ai lettori. Anche il suo contributo risulterà prezioso per bloccare il serial killer. Una persona insospettabile dal passato burrascoso.

Ne parleranno venerdì 15 febbraio alle 18 il detective Sonny D’Amato e Saru Santacroce nel Salento ma esplicitamente nella sala consiliare del Comune di San Donato di Lecce.

Troppi innocenti ammazzati nel giallo Il filo rosso

Troppi innocenti ammazzati nel giallo Il filo rosso
Troppi innocenti ammazzati nel giallo Il filo rosso. Sei persone con vite, storie e speranze diverse, ma con un unico destino. Le unisce soprattutto un sottile filo rosso. Le vittime sono un imprenditore edile, due prostitute, una pensionata, un immigrato e un clochard. La loro unica colpa è essersi trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Una serie inquietante di delitti che crea panico e preoccupazione tra i cittadini e tra le autorità che amministrano Bologna. Tutto comincia un pomeriggio di marzo sui colli bolognesi. Un costruttore siciliano viene assassinato con un colpo di pistola alla nuca in via di Sabbiuno. Dopo tre mesi le indagini sono in un vicolo cieco.

All’improvviso spunta dal nulla una potenziale testimone. Racconta di aver visto i due killer in azione. Gli investigatori, però, non fanno in tempo a verificare il suo racconto. La pensionata muore in circostanze anomale.
Poco dopo la stessa sorte tocca a un immigrato magrebino che lavorava per l’imprenditore siciliano. Mentre torna a casa con un’amica, una prostituta vede ciò che non avrebbe dovuto. Due uomini scaricano il cadavere del nordafricano lungo la massicciata del treno. Non avrebbe dovuto essere lì e scompare. La ritroveranno senza vita in un casolare abbandonato alla periferia della città.

In quel luogo angusto si rifugiano dei senzatetto. Uno di loro assiste all’abbandono del corpo della donna e muore in un incidente mortale. Una tragica fine toccherà anche a un’amica della prostituta uccisa. Viene scambiata per una testimone che invece è nascosta in un convento cittadino.
Davvero troppi innocenti ammazzati nel giallo Il filo rosso. Ma nessuno si rende conto che quei delitti siano collegati. Il cronista salentino Saru Santacroce, però, ha un'intuizione. Ma per gli inquirenti è la farneticazione di un giornalista che gioca a fare il detective. Ma poi il dubbio lascia il posto alle certezze e le prove fioccano.

Nel frattempo un altro imprenditore finisce in carcere per un errore giudiziario. Seguendo lo sviluppo delle indagini, Saru Santacroce farà sorgere un grosso interrogativo. La sensazione è che qualche volta sbagliare non aiuti ad imparare bensì a morire.

sabato 5 gennaio 2019

Scu e Salento nel giallo Il dio danzante

Scu e Salento nel giallo Il dio danzante
Scu e Salento nel giallo Il dio danzante. La Sacra corona unita e il Salento fanno da sfondo nel giallo Il dio danzante del cronista salentino Saru Santacroce. Un pericoloso ergastolano evade dal Vito Fazzi di Lecce sparando all’impazzata e il giornalista Saru segue le indagini dei carabinieri per la sua cattura.
Stefano Rizzello, detto u masciu, è l’unico che conosce dove sono nascosti 200 chilogrammi di lingotti d’oro. Un prezioso carico frutto di una sanguinosa rapina avvenuta qualche anno prima. Le indagini per la sua cattura si intrecceranno con quelle per il recupero di quell’ingente bottino.
Lo sciamano neolitico che si trova nella grotta dei Cervi è una figura centrale in questo giallo che si immerge nel difficile passato del Salento. Sullo sfondo di questo thriller non c’è solo questa terra meravigliosa ma anche la sua sanguinosa storia. Il fuggitivo è infatti un killer della Sacra corona unita.
E sua moglie Rosa Barba è donna di polso e di mafia. Una donna enigmatica, lucida e spietata. Disposta a sacrificare l’amore pur di detenere il potere. E chi fa domande scomode non è visto di buon occhio e deve fare molta attenzione a come si muove. Lo scoprirà sulla propria pelle il cronista salentino Saru Santacroce che in questa avventura gioca in casa.