venerdì 3 giugno 2016

Saru Santacroce e Cesario Picca trasgrediscono con Gioco mortale

Gioco mortale è una piccante e intrigante avventura che vede impegnato il cronista Saru Santacroce in un omicidio nel mondo della trasgressione. Gioco mortale è un romanzo che spiega davvero tutto sul mondo della licenziosità e nonostante l'argomento si presti a pericolose cadute verso il trash, l'autore è capace di parlarne senza mai scivolare nella trivialità.



Cosa troverete in Gioco mortale - delitto nel mondo della trasgressione
Un ricco libertino, un avvocato gaudente e due donne apparentemente miti e sottomesse. In mezzo il cronista salentino Rosario (Saru) Santacroce che segue le indagini sull’ennesimo omicidio. È l’incipit del nuovo giallo Gioco mortale – delitto nel mondo della trasgressione, il secondo episodio della saga inventata da Cesario Picca, già autore di Tremiti di paura. Stavolta il simpatico giornalista Saru segue un assassinio che ha come sfondo il mondo della licenziosità, dell’esibizionismo e della carnalità sfrenata. E svela tutti i retroscena di una realtà che il pensiero unico massificato, voyeur e pruriginoso, definisce corrotto, perverso e malato. Si tratta invece di un mondo che è solo l’immagine riflessa di ciò che siamo e di ciò che probabilmente sogniamo ma senza avere il coraggio di viverlo per davvero. Perché, come spiega Saru, parafrasando Jung, la libido non è solo una pulsione sessuale come la definiva Freud, ma una forma di energia psichica che costituisce per l'uomo una spinta vitale che va al di là dell'ambito esclusivamente sessuale acquistando il valore di una vera e propria trasformazione spirituale. Perché la stagnazione della libido, tanto quanto una diga che accumula senza una valvola di sfogo, può essere distruttiva per il soggetto dando luogo a nevrosi, isteria, ansia, depressione, ossessione, fobia e psicosi. Ancora una volta Saru infarcisce il racconto con citazioni salentine ed esalta la vita in tutte le sue sfaccettature. E siccome il sesso ne è una costante importante vive la propria intimità con spettacolare teatralità e con naturalezza tanto da farla sembrare facilmente realizzabile. Da qui il messaggio: meno sovrastrutture, meno tabù e più consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni probabilmente aiuterebbero a creare un mondo migliore. Il romanzo ha contenuti forti per cui è molto probabile che Zia Concezione non vi permetterebbe di leggerlo…

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