Le avventure del cronista salentino Rosario Saru Santacroce piacciono a chi non può fare a meno di suspense e mistero ma anche a chi semplicemente ama le buone letture
mercoledì 28 settembre 2016
Trasgressione senza segreti in Gioco mortale
La trasgressione non avrà più segreti una volta letto Gioco mortale –
delitto nel mondo della trasgressione, la seconda avventura del
cronista salentino Rosario Saru Santacroce. Seguendo le indagini
sull’omicidio di un ricco licenzioso, farete i conti con Carl Jung e
Freud; imparerete cos’è una gang bang; cuck e sweet non saranno più
termini sconosciuti; il cuckoldismo non sarà più un mistero; il marchese
De Sade vi sembrerà un amico burlone della vostra infanzia; quando
sentirete parlare di un bull non penserete più all’andamento
dell’economia. Infine, ne scoprirete delle belle sullo scambio di
coppia, la lussuria, i club privè, l’amico di coppia, le saune naturiste
e i giochi in spiaggia. Il pensiero unico massificato, voyeur e
pruriginoso, definisce corrotto, perverso e malato il mondo della
licenziosità. Si tratta invece di un mondo che è solo l’immagine
riflessa di ciò che siamo e di ciò che probabilmente sogniamo ma senza
avere il coraggio di viverlo per davvero. Perché, come spiega Saru,
parafrasando Jung, la libido non è solo una pulsione sessuale come la
definiva Freud, ma una forma di energia psichica che costituisce per
l’uomo una spinta vitale che va al di là dell’ambito esclusivamente
sessuale acquistando il valore di una vera e propria trasformazione
spirituale. Perché la stagnazione della libido, tanto quanto una diga
che accumula senza una valvola di sfogo, può essere distruttiva per il
soggetto dando luogo a nevrosi, isteria, ansia, depressione, ossessione,
fobia e psicosi. Ancora una volta Saru infarcisce il racconto con
citazioni salentine ed esalta la vita in tutte le sue sfaccettature. E
siccome il sesso ne è una costante importante vive la propria intimità
con spettacolare teatralità e con naturalezza tanto da farla sembrare
facilmente realizzabile. Da qui il messaggio: meno sovrastrutture, meno
tabù e più consapevolezza di se stessi e delle proprie emozioni
probabilmente aiuterebbero a creare un mondo migliore. Il romanzo ha
contenuti forti per cui è molto probabile che Zia Concezione non vi permetterebbe di leggerlo…
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